Intervista a Barbara e Stefania, per gli orsi del Casteller


Realizzato da un'amica di Stefania, è la immagine presente in tutti i comunicati stampa


Un tipo di post che riprendi oggi nella nuova versione del blog è quello dell'intervista - ma preferisci chiamarla chiacchierata. Negli anni del blog, ne hai fatte diverse, tutte molto interessanti. Molto soddisfacente dare la parola e lo spazio a qualcun altro, perché esprima le sue idee.

Ricominci con una chiacchierata che ti ha coinvolto parecchio e che ti dà grande soddisfazione pubblicare qui. Hai sentito via mail, per il blog, Barbara e Stefania, le due attiviste in sciopero della fame da più di 50 giorni per la liberazione degli orsi prigionieri al Casteller, in Trentino.
E lo sciopero della fame è una forma di lotta decisamente impegnativa.
Qui le loro risposte. 






D - Prima domanda, quasi scontata. Come state?

R - Avendo superato i 50 giorni di sciopero della fame, non possiamo negare che gli effetti di una dieta non più equilibrata si facciano sentire pesantemente. Oltre alla componente fisica esiste anche una - meno evidente - componente psicologica, che sta mettendo a dura prova sia me che Stefania.


D - Che cosa significa scegliere come forma di lotta proprio il digiuno, che ha un passato ricco di precedenti importanti e sposta immediatamente l'asticella del confronto a uno dei suoi livelli più alti?

R - Scegliere lo sciopero della fame come arma di battaglia è la forma più estrema di ribellione contro un sistema politico che ignora totalmente l'importanza del diritto alla vita. Una scelta che, fatta eccezione per il caso di Barry Horne, si è sempre attivata in difesa dei diritti umani...
Noi crediamo che non si possano fare distinzioni nei carattere specista e abbiamo voluto unirci al dolore degli Orsi trentini, alla loro prigionia fisica e mentale, con questa azione forte, affinché questa grave ingiustizia non passi inosservata.

D - Dal 21 settembre 2020 - quando avete iniziato il vostro sciopero - son successe e stan succedendo molte cose, il seguito che la situazione degli orsi sta ottenendo è ormai internazionale e coinvolge blog, testate giornalistiche, notizie di agenzia, comunicati di ogni tipo di associazione animalista, supporto individuale da parte di varie persone e anche di artisti e personaggi pubblici.
Che cosa pensate che succederà adesso e come intendete proseguire, visto anche che ci son persone che hanno scelto di affiancarvi nello sciopero, unendosi a voi?

R - Dal 21 settembre, in realtà, di concreto non è accaduto alcunché...
Certo, la notizia interessato testate giornalistiche, se ne parla, questo sì, ma di fatto la condizione degli Orsi è immutata.
Si è sospeso un ordine di cattura, ma è - per l'appunto - una sospensione. I reclusi restano tali, e anzi è di pochi giorni fa la notizia di un progetto per "allargare" lo spazio detentivo del Casteller e la proposta di abbattimento immediato dei soggetti ritenuti, a senso unico, problematici...
La realtà è chiarissima a tutti.
Non possiamo parlare di alcuna vittoria in favore loro... tutt'altro, direi, purtroppo...
Riguardo "presumibili" unioni allo sciopero della fame, parlerei più di meteore (per quanto concerne l'unione verde propria alla battaglia portata avanti da me e Stefania) ci sono state entrate e uscite in tempi record e può essere che qualcuno stia portando avanti da sé il medesimo strumento di lotta ma, per quanto riguarda noi due e la nostra linea di battaglia, siamo ancora solo in due...



D - Gli orsi - come tutti gli animali - si ritrovano intrappolati in un contesto totalmente antropizzato, produttore sia di gabbie mentali che di prigioni fisiche. Eppure non rinunciano a resistere, a lottare, a difendersi. La loro richiesta di libertà è molto chiara, mentre all'opposto, la valutazione delle loro azioni è del tutto sbilanciata immancabilmente a favore della controparte umana. Non esistono scappatoie più equanimi nei confronti degli orsi. Voi che cosa ne pensate?

R - Purtroppo gli Animali tutti sono da sempre considerati come "proprietà" a uso squisitamente umano. La cieca mentalità umana non riconosce Loro il sacrosanto DIRITTO alla Vita, alla Libertà, il Rispetto della Loro natura esistenziale.
I Crimini commessi contro di loro sono incalcolabili.
Sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti noi ma, come risulta più che evidente, nulla è stato, fino a ora, sufficiente a far comprendere la profonda ingiustizia e la totale inciviltà che, questo comune pensiero che la specie umana si è sempre arrogata nell'autoproclamazione di "specie superiore" sia completamente errato.
Nella fattispecie di questa Causa è più che evidente che non si vogliono trovare compromessi che rispettino il Diritto alla Libertà individuale, al Rispetto delle esigenze naturali di una specie non umana...
La politica italiana ha Scelto di farsi carico di questi Orsi, disattendendo, però, tutti quegli aspetti che avrebbero dovuto garantire Loro un inserimento e successivo ripopolamento nel PIENO Rispetto della Loro (doverosa) Libertà. 
Non penso sia opportuno parlarne di "scappatoie" (termine di compromesso prettamente a uso umano) ma di RESTITUZIONE dei diritti negati.







[link su Barry Horne: Wikipedia; Veganzetta; Anarcopedia.

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