Che periodo, questo - come un sogno grigio? come un film distopico?
Ma anche il periodo inteso come anno che sta per finire. Un anno che tu non ti saresti mai aspettato di vivere: un anno quasi immobile, fisicamente, ma frenetico mentalmente e a volte disorientato. Sempre un discorso di emozioni, e di pensieri.
Per esempio, in primavera ti sei sentito felice di vedere i molti animali che potevano ritornare nei posti occupati dagli umani - e potevano finalmente muoversi senza pericolo, senza rischi, senza paura. Molto è stato scritto, articoli e libri, su questo evento. Si sperava che ci avrebbe cambiato...
Per esempio, ti sei goduto le sensazioni estive di quella che sembrava una ritrovata libertà: sei stato più spesso che sei riuscito a trascorrere giornate lontano da città e manufatti umani - che comunque è quasi impossibile evitare sul serio, sei andato nei boschi e sui fiumi, con i migliori compagni che si possano immaginare, i tuoi cani, Maika e Chicco.
Per esempio, ti ha preso la tristezza, in settembre, quando hai visto nei cortili delle scuole i bambini delle elementari che devono giocare con la mascherina sul viso e non possono né avvicinarsi né toccarsi tra loro. Con insegnanti severi come sergenti, di sicuro anche loro spaventati. Anche di questo s'è scritto assai: che adulti saranno? Sarà questo il cambiamento che ci avverrà? Una atrofia sociale - con tutte le sue grame conseguenze.
Hai scritto un po' meno, in questo dicembre, per varie ragioni, ma ci tieni - prima che l'anno finisca - a inserire alcuni post che sono in lista d'attesa, come le persone all'ingresso del supermercato.
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