Come si fa a dare il titolo a un post con asterischi e schwa?

 

 

 



 

...ma solo a te gli asterischi in finale di parola, per neutralizzare maschili e femminili, fanno l'effetto di due spremiagrumi?

 

 


 

 

Va bene, l'incipit è un tantino provocatorio. Diciamo che lo avevi pensato anche più sanguinolento: avete presente che cosa succede a due arance -sferiche come gli occhi-  sugli spremiagrumi?    Diciamo che hai scherzato. 

Resta però vero che la questione delle desinenze dei sostantivi italiani - maschili, femminili, maschili collettivi, oppure nuovi femminili, in realtà sempre esistiti - è interessante, perché coinvolge nei suoi ragionamenti, anche il modo di (rap)presentar(si)e il mondo circostante: e ogni rappresentazione è una narrazione differente, che influisce moltissimo sulla importanza che diamo o non diamo agli aspetti della realtà.

Perché, come scriveva Sabatini (riportata in questo articolo sui The Vision):  “l’uso di un termine anziché di un altro comporta una modificazione del pensiero e nell’atteggiamento di chi lo pronuncia e quindi di chi lo ascolta”. 


L'asterisco - un segno grafico a forma di stelletta, come spiega qui Treccani viene ultimamente adottato al posto della vocale finale che marca il genere grammaticale, per potersi riferire a entrambi i generi senza dover usare il maschile indifferenziato - oramai percepito come sessista.

L'asterisco, però, sempre per Treccani, genera degli inconvenienti.


Ci sono ragioni sia per sostenere l'uso dell'asterisco, che per ostacolarlo, a favore magari di altre soluzioni.


Vuoi perché. -così sul sito femminile plurale-  "l'asterisco struttura una realtà che non esiste, e che, se esistesse, sarebbe alquanto grigia, una realtà fatta non da individui in carne e ossa, ma da alieni asessauti, prodotti dal laboratorio sempre attivo di menti incapaci di immaginare una realtà più complessa di quella prodotta per mezzo dello strumento alquanto semplice dell’autocensura".


La 'Schwa' è una delle proposte comunque secondo te più interessanti e valide, invece dell'asterisco. 


Per Vera Gheno, il dibattito si può comunque condurre con una maggiore "laicità", cioè una modalità meno schierata nell'uno o nell'altro campo, per invece considerare entrambi. Per esempio: schwa vs asterisco


In ogni caso, è la nuova esigenza sociale che ha portato a questo dibattito e alla ricerca di soluzioni al problema.


C'è anche la domanda: il linguaggio neutro esiste? 'Neutro' è un termine vago e generale, e dal punto di vista politico il linguaggio 'neutro' non esiste, cioè il linguaggio non è mai neutro, proprio perché, come si diceva all'inizio, come raccontiamo quella che ci appare la realtà, cambia come la percepiamo e come la agiamo. 


A ogni modo, sempre Vera Gheno, fa un elenco di possibili opzioni, su questo suo post FB. Per quel che ti riguarda, c'era assai necessità di questo elenco, anche ma non solo per mettere ordine, anche ma non solo per 'de-ideologizzare' una soluzione a scapito di altre.

L'elenco è qui sotto, preso dritto dritto dal post di Vera Gheno:


Censimento: soluzioni in uso per gestire la "moltitudine mista". Elenco quelle che vengono in mente a me, aggiungetene pure altre nei commenti, sia esistenti sia proponibili.
- Il maschile sovraesteso: Cari tutti, siamo qui riuniti...
- La doppia forma: Care tutte e cari tutti, siamo qui riunite e riuniti...
- La circonlocuzione: Care persone qui riunite...
- Il femminile sovraesteso: Care tutte, siamo qui riunite...
- La u: Caru tuttu, siamo qui riunitu...
- L'omissione dell'ultima lettera: Car tutt, siamo qui riunit...
[AGGIUNGO] - Il trattino basso: Car_ tutt_, siamo qui riunit_...
- L'asterisco: car* tutt*, siamo qui riunit*...
- L'@: car@ tutt@, siamo qui riunit@...
- Lo schwa: Carə tuttə, siamo qui riunitə...
[AGGIUNGO] - La x: Carx tuttx, siamo qui riunitx...
[AGGIUNGO] - La y: Cary tutty, siamo qui riunity...
[AGGIUNGO] - Il mix: Carei tuttei, siamo qui riunitei...
[AGGIUNGO] - Il mix puntato: Care.i tutte.i, siamo qui riunite.i...
[AGGIUNGO] - La barra: Care/i tutte/i, siamo qui riunite/i...
[AGGIUNGO] - L'apostrofo: Car' tutt', siamo qui riunit'...



Non è l'unica 'lezione' di Vera Gheno che hai letto con interesse. - per via della sua curiosità di fondo.


Hai trovato anche questa intervista a Vera Gheno, che si intitola: Il Linguaggio inclusivo esiste.


Così come esiste il potere delle parole - potere in cui tu credi decisamente.



Nessun commento:

Posta un commento

Metodi alternativi alla vivisezione. I risultati di Arti Ahluwalia

la dottoressa Arti Ahluwalia , direttore del Centro di Ricerca "E.Piaggio",  Università di Pisa Bioreattori, Nanobioscopie, Modell...