dal fumetto 'Laika', di Nick Abadzis |
Torni a parlare di Laika. Anche se l'anniversario da commemorare sarà fra qualche mese, c'è l'occasione di scrivere su di lei. Adesso spieghi e racconti perché.
Laika è la protagonista di una serie di tuoi post sul vecchio blog, lo storico 'la Confidenza Lenta'. Ogni anno ne hai scritto per ricordarla e per parlare di aspetti vari dei ricordi e dei modi di commemorarla che si sono avvicendati nei decenni, anche fumetti e canzoni.
Riportare gli articoli qui, fa perciò prima di tutto parte del tuo progetto di recupero del materiale che consideri più valido, tra quello scritto sul vecchio blog, censurato tempo fa dal social f a c e b o o k.
In questo blog, che è la lineare e diretta prosecuzione del vecchio blog, gli articoli ritroveranno un loro spazio.
Oggi tocca proprio a Laika.
In particolare, eccovi l'articolo che parlava della canzone che venne scritta in Italia per ricordare la cagnolino. In musica.
Lo recuperi perché hai ricevuto il messaggio di interesse da parte di una lettrice del blog, categoria di persone che ti sorprende sempre per la sua varietà e che adori per la loro attenzione. Questa persona, che ha la fortuna di poter ascoltare il vinile della canzone di cui si parla qui, ti ha anche sollecitato, poiché, come sapete, il blog 'la Confidenza Lenta' è censurato dal social f a c e b o o k, e perciò hai dovuto riaprirlo in questa sua nuova e più scarna versione. Ecco perciò, per dar modo a questa persona interessata di poter rileggere e magari far girare il post, l'articolo riproposto.
Cara persona lettrice, consideralo un ringraziamento sincero! :)
La ballata di Laika
Laika, gli umani non hanno ancora smesso di usare gli animali per i loro esclusivi scopi |
e vivevo a quattro zampe ed abbaiavo
mi azzuffavo con i gatti e alla mattina
rincorrevo le galline nel pollaio
se vedevo un bel cane per la strada
io provavo un non so che di emozione
perché anche tra noi bestie mal che vada
c'è chi prova un sentimento, una passione
Non potevo lamentarmi del padrone
che con me si comportava umanamente
nella ciotola i miei dì la mia razione
era là sempre abbondante puntualmente
non capivo che intendessero gli umani
allorché io li sentivo sospirare
accidenti questa qui è vita da cani
quando a loro avevo niente da invidiare
Un bel dì all'improvviso fui portata
in un posto tutto lucido e imponente
fui trattata come fossi un'ammalata
ma vi giuro non avevo proprio niente
mi cucirono alla pelle certi cosi
collegati con dei televisori
su cui c'erano programmi ben noiosi
delle onde dei zig-zag, dei bip sonori
Mi scocciava tutta quella roba addosso
lo sapete che la lingua di noi cani
è bau bau e lo dicevo a più non posso
ciao ciao Laika rispondevano gli umani
poi un giorno mi trovai in una gabbia
senza sbarre molto simile ad un razzo
non vi dico quale fosse la mia rabbia
che mi usassero da cane da strapazzo
Non crediate che finisse lì la cosa
me ne fecero ancora delle belle
ad una velocità vertiginosa
mi lanciarono nel cielo fra le stelle
e così me ne morii sola soletta
nella capsula tra spazi siderali
ed allora io capii che gran disdetta
sono gli uomini quei poveri animali
Se un giorno andate a Mosca scoprirete
che mi han fatto su una piazza un monumento
quale onore per un cane penserete
aver tale e tanto riconoscimento
ma sappiate se mi avessero concesso
di esprimere una qualche mia opinione
non avrei mai accettato lo confesso
d'esser cavia all'uomo e alla sua ambizione
Sono gli uomini a volere ad ogni costo
l'avventura la gloria e d il successo
per noi bestie pur di stare al nostro posto
quel che siamo va benissimo lo stesso
PS
ECCO I LINK PRESENTI NELL'ARTICOLO
- L'ELENCO DEI POST SU LAIKA NEL BLOG
- DAISY LUMINI, ARTISTA
- KUDRYAVKA, IL VERO NOME DI LAIKA
- LA CANZONE DI PROTESTA, UNA COSTANTE
- LA PROTESTA MUSICALE, POLITICA
- DARIO MARTINELLI E LA MUSICA DI PROTESTA
-
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