I pipistrelli, almeno dai tempi del Conte Dracula, non hanno mai goduto di grande popolrità presso gli umani- fatta salva la brividosa ammirazione per il loro volo silenzioso e per il loro orientamento ecolocato.
Ciò non toglie che siano animali unici e che questa visione a metà strada tra ribrezzo e ammirazione sia del tutto un atteggiamento antropocentrico.
Che - privilegiando esclusivamente l'interesse umano - non può non danneggiare anche i pipistrelli. Poi, va a finire che nello scontro tra umani e pipistrelli - tra umani che invadono gli spazi dei pipistrelli e pipistrelli che si adattano ad ambienti per loro non consueti - ottiene tutti i vantaggi un altro vivente, come per esempio un virus.
In questo caso, gli spazi insulari del piccolo pipistrello, sono senza via di fuga.
Questo minuscolo pipistrello deve il suo nome alla membrana tesa tra le zampe posteriori, che lo rende un acrobata dell'aria. Vive in piccole grotte sulle isole e si ciba di farfalle e coleotteri endemici delle Seychelles. La sua popolazione è calata in modo drammatico: sono rimasti solo circa 100 pipistrelli rifugiati in due piccole grotte.
Le principali minacce sono la distruzione del suo habitat e la sostituzione delle piante autoctone dove vivono gli insetti di cui si ciba, con piante invasive introdotte dall'uomo.
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