La bellezza Animale - Non è bello ciò che è bello, ma che bello, che bello, che bello!

bruco di Falena Saturnidae


Così Umberto Eco, parafrasa Agostino (che parlava del tempo) - a proposito della 'bellezza': "Se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so".

 

Lo hai appena letto in un libriccino gratis da edicola edito da Repubblica. Già, la bellezza (tra l'altro, Eco diceva che i libri si chiamano e si parlano tra loro).

 

 

Mille anni dopo, Tommaso parla di 'proporzione'. Che si può intendere come 'adattamento della materia alla forma', 'adeguazione allo scopo'. In altre parole, si potrebbe forse attualizzare il concetto dicendo che ciascun corpo di ciascun animale è aderente al suo habitat, nel quale può agire e muoversi al meglio delle risorse fisiche e mentali. Come 'Alien', che è 'un perfetto organismo', dalla 'perfezione strutturale' perfettamente idonea alla sua 'fitness' comportamentale (certo, tralasci il fatto che sia anche estremamente ostile, e che l'androide Ash ne ammiri 'la sua purezza: un superstite, non offuscato da coscienza, rimorsi o illusioni di moralità' - ma allora, forse non più così 'bello'? Mille... echi filosofici ;) ).

L'adattamento della materia alla forma è anche valore etico, per Tommaso. Ma diresti che anche l'etica è suscettibile di variazioni, così come la bellezza in quanto concetto. (Siamo anche dalle parti della kalokagathia, καλοκαγαθία

Etica, che significa comportamento, ci riporta alle pratiche (degli) Animali, che si comportano sempre al meglio delle loro possibilità in quel momento (anche noi umani adottiamo questi comportamenti, non andate a pensare chissà che di diverso). E allora: ogni animale ha la sua etica, intrecciata con la sua 'bellezza', e questo si collega secondo te molto bene a una 'estetica del brutto' dai Mostri del Medioevo fino al 'sublime' romantico (appesantite comunque da non poco antropocentrico, in qualche misura, ma non sempre). Cioè, ciò che per noi è mostruoso, è 'bello', e perfettamente adatto e normale per altri Animali: l'ordine nel suo insieme è in ogni caso 'bello', dal punto di vista del soggetto che ne fa esperienza. In altre parole, la sproporzione e le irregolarità sono tali solo se osservate da un punto di vista esterno - come quello sempre giudicante degli umani.

Sarebbe meglio se fossimo tutti un poco artisti, dal momento che l'estetica degli artisti è fatta per provocare il gusto comune e si svincola da giudizi egocentrici.

Sarebbe anche meglio che nei confronti degli Animali che vivono accanto a noi ovunque - o meglio parlare di Viventi, vegetali compresi - fossimo più disinteressati - se il piacere di osservare e ammirare con stupore non lo consideriamo già di per se stesso come una forma di possesso e interesse. Infatti, scrive Eco nel libriccino, che 'l'esperienza del bello presenta sempre anche un elemento di disinteresse'. Che significa: gioisco per ciò che è bello anche se non mi appartiene, anche se non lo posseggo, né lo posso possedere. "Ecco, credo che nel corso dei secoli l'esperienza del bello sia sempre stata quella che si prova stando così, come di spalle, di fronte a qualcosa di fronte a qualcosa di cui non facciamo e non vogliamo a ogni costo far parte. In questa distanza sta l'esile filo che separa l'esperienza della bellezza da altre forme di passione".

(Ecco come puoi e come potete e come potere rimanere ammirati di fronte a foto di individui animali e vegetali così tanto diversi da sembrare vivere in mondi alieni dal nostro). Ecco perché metterai delle foto 'belle' di piante e animali. Non un riempitivo, ma un ragionamento operativo su bellezza, comportamento e modo di porsi nel mezzo del mondo.

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